Abolizione Ici sulla prima casa e detassazione degli straordinari

Abolizione Ici sulla prima casa e detassazione degli straordinari

Il Consiglio dei Ministri del nuovo Governo Berlusconi esce dalla riunione tenutasi a Napoli lo scorso 21 maggio con importanti novità destinate ad impattare positivamente sulla capacità di risparmio delle famiglie italiane. Il nuovo Governo conferma l' abolizione dell' Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari lavorativi oltre all' introduzione di nuove misure in materia di rinegoziazione dei mutui. Il mancato gettito per lo Stato italiano derivante da queste misure è stato stimato in 2,7-2,8 miliardi di euro. Tale costo, secondo il nuovo Ministro dell' Economia Tremonti, verrà interamente coperto dai tagli di spesa.

Abolizione dell' Ici sulla prima casa

L' abolizione dell' Ici sulla prima casa avrà effetto immediato ed entrerà in vigore già dal prossimo mese di giugno. Osvaldo Napoli, vicepresidente dell' Anci e deputato in quota Forza Italia, ha detto che l' intervento ricalcherà le "basi normative già adottate dal precedente Governo Prodi con estensione al 100% e copertura pienamente garantita". A tale proposito sono allo studio dei provvedimenti al fine di compensare le minori entrate per i Comuni derivanti dall' abolizione della tassa. Sono esclusi dal taglio dell' Ici i possessori di ville e di case signorili e gli enti locali proprietari di immobili di lusso, mentre resta da decidere se includere nel provvedimento i piccoli immobili a carattere non abitativo come box, cantine e garage.

Il criterio di esclusione non è ancora stato definito ma gli immobili esclusi dal taglio dell' Ici potrebbero essere quelli appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ovverosia le abitazioni signorili, le abitazioni di lusso, i castelli ed i palazzi con particolare valore artistico e storico. Resta tuttavia da capire se saranno effettivamente utilizzate le categorie catastali come criterio di esclusione, in quanto il catasto nazionale non è perfettamente omogeneo sull' intero territorio nazionale e si rischia quindi di escludere su base geografica alcuni immobili che invece avrebbero pieno diritto al taglio dell' Ici.

Detassazione degli straordinari lavorativi

Nella riunione del Consiglio dei Ministri viene inoltre confermata la detassazione degli straordinari lavorativi e dei premi legati ai meriti di produttività. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi conferma l' introduzione di una cedolare secca del 10% sulle ore lavorate in più e sui bonus di produttività con un limite di plafond pari a 3.000 euro. La misura interesserà tutti i lavoratori dipendenti del settore privato che nel 2007 abbiano recepito un reddito non superiore ai 30.000 euro. La misura ha al momento carattere sperimentale e verrà applicata per i prossimi 6-12 mesi. Il provvedimento non intaccherà inoltre i contributi previdenziali versati dal lavoratore. Restano al momento esclusi dalla detassazione i dipendenti del settore pubblico per i quali dovrebbero essere varate delle misure "ad hoc".

Rinegoziazione del mutuo

A termine della riunione del Consiglio dei Ministri è stato poi presentato il contenuto di un accordo siglato tra il Ministro dell' Economia Giulio Tremonti e l' Abi. L' accordo prevede la possibilità di rinegoziare i mutui a tasso variabile per la prima casa accesi prima del 2007. L' accordo di rinegoziazione permetterà di revertire l' entità della rata oggi pagata dal mutuatario all' importo medio versato nel 2006. I clienti avranno tempo fino al 31 dicembre prossimo per rinegoziare il mutuo con la propria banca e la nuova rata da rinegoziazione verrà applicata a partire dal 1° gennaio 2009.

Tuttavia il mutuatario deve considerare che, in base all' accordo proposto, la differenza tra l' importo della rata dovuta secondo il piano originario di ammortamento e quello risultante dall' atto di rinegoziazione sarà addebitata su un conto di finanziamento accessorio al tasso che si ottiene in base all' Irs a 10 anni, dalla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 per cento. In caso il saldo fosse a favore del mutuatario la differenza sarà imputata a credito sul conto di finanziamento accessorio. L' eventuale debito del conto accessorio dovrà invece essere rimborsato dal cliente con rate costanti.

Autore: Italia Risparmio - Fonte originale: Italia Risparmio.
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