Introduzione agli ETF: negoziazione continua e alta diversificazione

Introduzione agli ETF: negoziazione continua e alta diversificazione

Dopo reiterate richieste, abbiamo deciso di scrivere quest' articolo per spiegare cosa sono gli ETF (Exchange Traded Fund) e come funzionano. Gli "Exchange Traded Fund" sono apparsi per la prima volta nel 1993 sui mercati americani e, dal 2002, sono negoziabili anche sulla Borsa Italiana. Con questa serie di articoli cercheremo di fare chiarezza sul funzionamento di questi strumenti finanziari, sulle loro potenzialità e, infine, su come affrontare l' investimento in ETF. Iniziamo a capire cosa vuol dire l' acronimo ETF. Letteralmente significa "fondi indicizzati quotati". Cominciamo col dire che si tratta di fondi aperti (ricordiamo che i fondi si dicono aperti se il capitale gestito è variabile) ma, al contrario dei fondi tradizionali, non ci sono i costi di commissioni d' ingresso, d' uscita e di performance. Inoltre l' ETF è un fondo le cui quote corrispondono ad un paniere di azioni che replica fedelmente l' indice di riferimento.

Gli ETF possono quindi considerarsi come una via di mezzo tra un' azione e un fondo. Questa caratteristica permette loro di sfruttare i vantaggi di entrambi gli strumenti. In particolare, acquistando un ETF, si ha il vantaggio di ridurre i rischi grazie all' alto grado di diversificazione di questo strumento (come nel caso di un fondo d' investimento) e, al tempo stesso, la possibilità di scambiarlo sul mercato come fosse un' azione. Gli ETF vengono infatti scambiati sul mercato con contrattazione continua così come avviene per le azioni, mentre nei fondi tradizionali il valore viene fissato una volta al giorno.

Negoziazione continua sul segmento MTF

Gli ETF sono quotati sul segmento MTF (Mercato Telematico dei Fondi) di Borsa Italiana, con le stesse modalità previste per le azioni. L' MTF, dedicato alla quotazione e alla compravendita, è organizzato in 2 Classi caratterizzate da differenti strumenti finanziari e da differenti modalità di negoziazione. Gli ETF rientrano nella prima classe, in cui la negoziazione avviene tra 9,30 e le 17,25 senza asta di apertura e asta di chiusura.

Liquidità garantita dal Market Maker

Per ogni ETF è previsto un supporto della liquidità ovverosia i prezzi in acquisto e in vendita devono essere esposti in maniera continuativa, secondo gli obblighi di quantità minima e di spread (differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita) massimo fissati da Borsa Italiana. Queste condizioni vengono garantite da un Market Maker che prende il nome di Specialist.

Replica dell' indice di riferimento

Gli ETF sono composti da un paniere (basket) di azioni e il loro valore replica esattamente quello dell' indice di riferimento. Questa caratteristica è garantita dai Market Maker che possono effettuare arbitraggi tra il valore dell' ETF e quello delle azioni che lo compongono.

Trattamento fiscale dell' ETF

Dal punto di vista fiscale l' ETF è tassato come le azioni. Più in generale, per gli ETF trattati in Italia, si dovrebbero distinguere fra quelli armonizzati e quelli non armonizzati. Gli ETF armonizzati Ue ed autorizzati alla vendita in Italia sono soggetti alla normale tassazione azionaria (12,5%). Gli ETF armonizzati Ue non autorizzati vengono tassati al 12,5% con obbligo di segnalazione sul Modello Unico. Gli ETF non armonizzati come, ad esempio, quelli americani debbono essere dichiarati sul Modello Unico e tassati in base all' IRPEF. Gli ETF quotati sulla borsa italiana sono inoltre garantiti sia dal fondo di garanzia dei contratti che dal fondo di liquidità.

Autore: Trading Reale - Fonte originale: Trading Reale.
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