Alitalia: gara al ribasso per il titolo

Alitalia: gara al ribasso per il titolo

Alitalia in picchiata in borsa stamane. Il titolo della compagnia di bandiera perde il 4,2% a piazza Affari e ha sfiorato anche ritracciamenti del 5% in apertura di mercato. Ieri il ministero dell' Economia, che da qualche mese ha avviato la gara per la privatizzazione della malmessa compagnia aerea, ha promosso alla prossima fase tutte e tre le cordate in lizza: AP Holding (la società di Carlo Toto che controlla anche Airone), Matlin Patterson-TPG-Mediobanca e Unicredit-Aeroflot. Sul mercato però si è diffusa la voce che le offerte pervenute al Tesoro sarebbero di molto inferiori ai corsi di borsa e, mentre si attendono i risultati del primo trimestre 2007 per oggi, il titolo è colpito dalle vendite.

Oggi un quotidiano finanziario titolava sulla vicenda "Alitalia: adesso è gara al ribasso" e riprendeva le indiscrezioni secondo le quali la migliore offerta sarebbe quella di Ap holding, che avrebbe messo sul piatto 0,4 euro ad azione, quindi molto meno dei 50 centesimi che alcuni ponevano come soglia minima. I russi di Aeroflot, in cordata con Unicredit, avrebbero offerto ancora meno; mentre la terza cordata, che comprende i fondi Texas pacific group e Matlin Patterson alleati con Mediobanca, avrebbe valutato zero le azioni in mano al Tesoro (il 39,9% del capitale della compagnia) e avrebbe solo lanciato un' offerta sui bond convertibili 2002-2010 coprendo appena il 30% del loro valore. Secondo indiscrezioni di stampa questa cordata avrebbe proposto una importante ricapitalizzazione della società che però permetterebbe di diluire la quota nella compagnia sotto il 30% in modo da evitare un' opa su tutto il capitale della compagnia.

Si tratta di una procedura prevista dal diritto degli Stati Uniti, ma di controversa applicabilità in Italia. Altre incertezze ancora derivano dal fatto che due cordate su tre sono guidate da investitori extracomunitari e il passaggio della compagnia sotto la loro proprietà potrebbe mettere a rischio gli accordi bilaterali sulle rotte aeree extraeuropee. Insomma le incertezze sul mercato non mancano e, nonostante diversi membri della maggioranza e del Governo abbiano sottolineato la regolarità e chiarezza della gara in corso, da tempo ormai diversi osservatori si chiedono come sia possibile che il bilancio 2006 non sia ancora stato pubblicato, soprattutto alla luce delle palesi difficoltà della compagnia.

Per la prossima settimana alla fine il mercato dovrebbe essere informato su questo argomento e si dovrebbe finalmente sapere della perdita d' esercizio, stimata nell' ordine dei 400 milioni di euro. Fra le diverse incognite anche quella della necessità o meno di svalutare la flotta aerea di proprietà della compagnia: un' eventualità, questa, che potrebbe anche aprire la strada a controversie giuridiche notevoli e alla necessità di ricapitalizzare da subito l' azienda. Nel frattempo la gara continua e le tre cordate sono state ammesse alla data room che partirà dal prossimo 24 maggio e consentirà loro di avere informazioni più approfondite sulla compagnia. Entro la fine di giugno, comunque, dovranno pervenire al ministero guidato da Tommaso Padoa Schioppa le offerte vincolanti sul capitale.

Autore: Riva - Fonte originale: Finanza Blog.
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