Entro fine anno l' ingresso dei Conti dormienti nel Fondo ministeriale

Entro fine anno l' ingresso dei Conti dormienti nel Fondo ministeriale

La data entro la quale gli Istituti di Credito verseranno la liquidità dei conti dormienti nel nuovo Fondo del Ministero dell' Economia e delle Finanze per le vittime di "crack" bancari e finanziari è fissata per il prossimo 16 dicembre. Per "conti dormienti" si intende conti correnti, libretti al portatore e certificati di deposito sui quali non è stata effettuata alcuna movimentazione per più di 10 anni a partire dal 1998. Gli istituti di Credito hanno già inviato un' informativa a mezzo raccomandata entro lo scorso 17 febbraio ricordando a tutti i possessori di depositi bancari non movimentati da oltre 10 anni la data dello scorso 16 agosto come scadenza per reclamare la titolarità dei depositi.

I diversi Istituti di Credito dovranno comunque versare i depositi dei conti dormienti nel Fondo del Ministero dell' Economia entro e non oltre il 16 dicembre 2008 e fino a tale data i titolari di conti dormienti che non avessero ancora "risvegliato" il proprio deposito potranno farlo rivolgendosi direttamente alla propria banca. Le banche si sono inoltre impegnate a pubblicare online e nelle proprie filiali, almeno un mese prima dell' effettivo versamento sul Fondo ministeriale, l' elenco di tutti i conti dormienti in loro possesso. In ogni caso, anche dopo che la liquidità dei conti dormienti sarà stata versata nel Fondo ministeriale, i possessori di tali conti avranno altri 10 anni di tempo per reclamare la titolarità del proprio deposito.

L' Abi, l' Associazione Bancaria Italiana, fa notare che, prima dell' avvenuto passaggio al Fondo ministeriale, il "risveglio" di un conto dormiente potrà essere effettuato in modo del tutto semplice richiedendo alla propria banca l' invio di un estratto conto o di un carnet di assegni. Tuttavia – chiarisce sempre l' Abi - l' accredito di stipendio e pensione e, più in generale, tutte le operazioni disposte in automatico dalla banca come utenze e rid, non sono utili al fine di interrompere la dormienza di un conto.

Calcoli ufficiosi stimano un patrimonio di oltre 10 miliardi di euro distribuito su un milione e duecentomila depositi dormienti alla data del 16 agosto 2008. A febbraio i Gruppi Intesa Sanpaolo e Unicredit segnalavano di possedere circa 27.000 conti nominativi dormienti ciascuno, seguiti dal Banco popolare, Ubi banca e Monte dei Paschi di Siena con una stima di 32.400, 19.500 e 14.000 rispettivamente. Il Gruppo Poste Italiane fornisce dei dati ancor più eclatanti, informando che, nelle sole città Capoluoghi di Provincia, sono registrati oltre 840.000 libretti dormienti.

Autore: Italia Risparmio - Fonte originale: Italia Risparmio.
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